Nasce prima il treno o la galleria? L’Ingegnere Alessandra Sciotti di Italferr
“I nuovi treni non passano dalle gallerie”. È successo a febbraio in Spagna. Sono stati progettati una trentina di treni per 258 milioni di euro di 20 centimetri più alti di quanto i tunnel della rete esistente potessero contenere. Non sono stati persi i finanziamenti perché ci si è accorti in tempo dell’errore, ma il ‘pasticcio’ è stato tale da costringere alle dimissioni la Segretaria di Stato ai Trasporti e il Presidente della compagnia ferroviaria spagnola.

Un vero e proprio scandalo che ci da lo spunto per affrontare il tema della genesi dei tunnel ferroviari: nasce prima il treno o la galleria? La risposta è: dipende. Innanzitutto, vanno distinte le infrastrutture ferroviarie in sotterraneo nuove da quelle già esistenti. “Per le infrastrutture nuove – ci spiega l’ingegnere Alessandra Sciotti, responsabile del Settore Organizzativo Gallerie – Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e consigliere Rappresentante Italferr nel Consiglio Direttivo della SIG – Società Italiana Galleriesono le esigenze trasportistiche a definire alcune caratteristiche dei treni rispetto alle quali, tra le altre, si progetta la dimensione dell’opera in sotterraneo; per le infrastrutture già esistenti, è il treno che deve adattarsi all’opera civile”.

In primis, ad influire su una nuova linea, sulle sue dimensioni trasversali, è la tipologia del trasporto che può essere di persone, di merci o di entrambi. Poi, ci sono le nuove tecnologie (ad esempio l’installazione delle apparecchiature per l’alimentazione elettrica del treno) e la necessità di garantire percorsi di esodo in caso di incidenti.

Rispetto ai treni, le dimensioni sono normate a livello internazionale. “L’Ue definisce standard e regolamentidice Sciotti – per regolare le questioni legate alla liberalizzazione e alla globalizzazione del trasporto ferroviario, nell’applicazione del principio basilare dell’interoperabilità del mezzo ferroviario che dalla nascita ha visto lo scambio internazionale di carrozze passeggeri e carri merci e che oggi sta investendo anche in aspetti più prettamente ferroviari quali i mezzi di trazione, il segnalamento, il controllo del traffico”.

Norme e standard sono una cornice fondamentale affinché ‘scandali’ come quello spagnolo non si ripetano nel nostro Paese, ma non bastano. “Regole, norme e procedure costituiscono la necessaria trama di riferimento – conclude l’Ingegnere di Italferr – ma poi occorre, nel proprio contributo progettuale, saper mantenere e alimentare una visione integrata e sistemica: questa è non solo la migliore prevenzione per gli errori, ma anche la strategia per raggiungere un obiettivo comune”.